Pagina:Capitolato annesso alla Convenzione fra il Regno di Sardegna e le Ferrovie Lombardo-Venete e dell'Italia Centrale.djvu/9: differenze tra le versioni

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Fino al termine del 1868 per le ferrovie lombarde, e durante tutto il corso della concessione per quella dell’Italia Centrale, la Società andrà esente dall’imposta sulla rendita, e non avrà a pagare che l’imposta fondiaria. Quest’ultima sarà valutata per i terreni e fabbricati acquistati in base ai dati registrati sugli elenchi ufficiali dell’epoca dell’acquisto.
Fino al termine del 1868 per le ferrovie lombarde, e durante tutto il corso della concessione per quella dell’Italia Centrale, la Società andrà esente dall’imposta sulla rendita, e non avrà a pagare che l’imposta fondiaria. Quest’ultima sarà valutata per i terreni e fabbricati acquistati in base ai dati registrati sugli elenchi ufficiali dell’epoca dell’acquisto.


Essa continuerà però a pagare l’imposta territoriale sulla cifra per la quale i terreni e le fabbriche acquistate per la strada figuravano ai pubblici catasti all’epoca dell’acquisto.<span class="SAL">9,3,Silvio Gallio</span>
Essa continuerà però a pagare l’imposta territoriale sulla cifra per la quale i terreni e le fabbriche acquistate per la strada figuravano ai pubblici catasti all’epoca dell’acquisto.{{SAL|9|3|Silvio Gallio}}