Pagina:Commedia - Inferno (Lana).djvu/172: differenze tra le versioni
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<poem>E il duca disse a me: Più non si desta |
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Di qua dal suon dell’angelica tromba; {{R|95}} |
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Quando verrà la nimica podestà, |
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Ciascun ritroverà la trista tomba, |
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100. Segue lo poema come appare nel testo, ch’andavano a passi lenti cioè piano, e ragionavano della vita futura, cioè di quello che sarà dopo lo die del giudizio; per lo quale ragionamento divenne che Dante domandò Virgilio se le pene de’ dannati cresceranno dopo lo predetto die o menimeranno, o saranno pure cosi fatte. |
100. Segue lo poema come appare nel testo, ch’andavano a passi lenti cioè piano, e ragionavano della vita futura, cioè di quello che sarà dopo lo die del giudizio; per lo quale ragionamento divenne che Dante domandò Virgilio se le pene de’ dannati cresceranno dopo lo predetto die o menimeranno, o saranno pure cosi fatte. |
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106. Risponde Virgilio, e dice: torna a tua scienzia, cioè a |
106. Risponde Virgilio, e dice: torna a tua scienzia, cioè a |
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filosofia naturale, la quale vuole che come la cosa è più ''perfett''a più senta il bene (e nota qui perfetta per compita); e cosi per opposito quella che è più imperfetta (cioè men compita) non sente la doglienza: e questo dice lo filosofo in libro ''De anima'': che come |
filosofia naturale, la quale vuole che come la cosa è più ''perfett''a più senta il bene (e nota qui perfetta per compita); e cosi per opposito quella che è più imperfetta (cioè men compita) non sente la doglienza: e questo dice lo filosofo in libro ''De anima'': che come l’ anima è in corpo più perfetto organato, più perfettamente cognosce; che s’ella riceve difetto in alcuno organo, come ''in visu'', ''in auditum'' etc, ella è priva di quella cognizione che per quello organo s’acquista, e per ''consequens'' men ''perfetta''. Sichè la risposta si è che perchè saranno più compiute, cioè ch’avranno lo corpo, dello quale innanzi il die del giudizio sono in privazione, più sentiranno la pena, e per consequens le pene saranno maggiori. |
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109. Qui espone quel vocabolo perfetta, cioè che non si dee intendere perfezione ma compita. |
109. Qui espone quel vocabolo perfetta, cioè che non si dee intendere perfezione ma compita. |