Teatro Historico di Velletri/Guerre Antiche di Velletri: differenze tra le versioni
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Quanto sia vero, che solamente per honorati rispetti ricusassero i Velletrani di muover l'Armi à richiesta de gl'accennati Pretori, si puol dedurre da questo, che l'Anno seguente, essendo Console Tito Emilio Mamerco, e Quinto Publio Filone, si mossero li nostri Cittadini à favore di Pedo, come fecero ancora li Tiburtini, e Prenestini, Popoli amici, e confederati, e poco doppo li Lanuvini, et Antiati. Si venne al fatto d'Arme, nel quale li Romani restarono superiori, ma con non molto guadagno, perchè la Città restò intatta, e gl'Esserciti amici senza perdita. Si lasciò la Guerra per l'Anno seguente, e li nuovi Consoli proseguirono l'impresa contro Pedo. Non potevano l'altre genti del Latio formar campo reale, e far guerra aperta, perche per le passate rotte, havevano perduta quasi tutta la più bella gioventù, ne meno potevano sopportar la pace con la soggettione all'altrui Dominio; e tanto meno, quanto che quasi tutto il territorio della Regione, cominciando da Piperno sin al fiume Volturno, che scorre vicino alle mura di Capua, era di già stato pigliato, e distribuito, et assegnato alla Plebe: perciò con maturo conseglio risolverono di non muover guerra, ma solamente d'aiutare, e soccorrere quelle Città, che fossero state da' Romani, ò assalite, overo assediate.
Tanto fecero à Pedo, al di cui aiuto andando gl'Aricini, li Lanuvini, e li Veliterni, gionti al fiume Astura, furono all'improviso, mentre s'univano con gl'Antiati, da Caio Menio Console combattuti, e rotti, ''Tiburtes,
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