Teatro Historico di Velletri/Quali fossero le Città, e Terre de' Volsci: differenze tra le versioni

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Le Spose, era un Castello nella via Appia distante da Cisterna tre miglia in circa, cosi registra il Cluerio, ''Locus igitur iste Ad Sponsas tria circiter millia passum à tribus Tabernis abfuit Romam cunctibus''. Tengo di certo (stante la correspondente lontananza) che questo sia il luogo detto la Civitate<ref>L'attuale frazione di ''Le Castella'' del comune di Cisterna di Latina.</ref>, posseduta dal Cap. Cesare Lucarelli, overo il luogo chiamato Sole Luna del Cap. Cesare Filippi già Sergente Maggiore in Ferrara, perche in questi luoghi ambedue vicini, e posti in detta via, vi si seggono gran rovine d'antichi Edificij, e vi si trovano molte belle memorie.
 
Sulmone, hoggi detta Sermoneta, differente da Sulmona ne' Peligni Patria d'Ovidio. Di questa ne fa mentione Plinio, e Virgilio ancora, quando dice,
<poem>''Coniicit: basta volans noctis diverberat umbras,''
''et venit adversi in tergum Sulmonis, ibiquè,''
''Frangitur, ac fixo transit præcordia ligno''.</poem>
Et un'altra volta introducendo la spietata vendetta, che fece Enea per la morte di Pallante, scrive che abbruggiasse vivi otto Gioveni, quattro di Sermoneta, e quattro d'un'altra Città, nelle sponde del Fiune Ufente, dice,
<poem>''Sulmone creatos''
''Quattuor hic iuvenes, totidem quos educat Ufens''.</poem>
 
Torri Bianche, era un Castello lontano tre miglia da dove sbocca il Fiume Ninfeo, poco distante da Clostra, cosi dice il Cluerio, ''Alterum igitur istum locum ad Turres Albas tria milliam passuum ab Nimphei Ostio abfuisse crediderim''.
 
Tre Taverne, hora chiamate Cisterna ce' Signori Caetani, e se bene alcuni pensano, che il luogo delle Tre Taverne sia hora Ninfa, con tutto ciò il Cluerio è d'altro senso, e dice, ''Ipsa Tre Tabernæ apud Asturam Flumen fuisse derpehenduntur, ubi locus nunc vulgo Cisterna''. Dove Severo Imperatore fù da Heraclio ucciso, narra Paolo Diacono; e Zosimo, parlando di Severo, dice, ''Quo ille pergens, cum ad locum cuimdam venisset, quem Tre Tabernas vocant, ab infidiis, quas ibi Maxentius locaverat, comprehensus necatur, inserta laqueo Cervice''. Fù doppo da Lodovico Bavaro Imperatore nel <small>M.CCC.XXVIII.</small> abbruggiata, dice il Villani, ma al presente, è populata molto, abbondante, e bella Terra.
 
Verruggine, di cui disse Livio, ''Verruginem in Volscis eodem Exercitu receptam''. Fù presa da' Romani, e fortificata nel Consolato <small>LX.</small> per il che li nostri Volsci ne fecero strepito grandissimo, fù però ricuperata; ma al Consolato di Gn. Cornelio Cosso, e Lucio Furio Medullino, fù perduta di nuovo.
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