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Gianne antonio di Flisco oavalliero, Paolo di albaro, Andalo maruffo, Lamba d’oria, Battista spinola, Meliaduce salvago, e Dominico ricio di baragaglio macellaro e l’anno di mille quatrocento quarantatre, la Città era sotto il reggimento de gli antiani e de gli otto capitani della libertà sopradetti, e per che non erano troppo concordi insieme, e per qualche altre cagioni il magistrato loro fu compiuto il vigesimo ottavo giorno di genaro, e quel giorno medesimo fu eletto pacificamente Duce della città Raffaello Adorno sopradetto figlio di Georgio e nepote di Antoniotto, etc.”<ref>Edizione originale. Genova, 1537. Libro quinto. P. Car. CCIII.</ref>.
Gianne antonio di Flisco cavalliero, Paolo di albaro, Andalo maruffo, Lamba d’oria, Battista spinola, Meliaduce salvago, e Dominico ricio di baragaglio macellaro e l’anno di mille quatrocento quarantatre, la Città era sotto il reggimento de gli antiani e de gli otto capitani della libertà sopradetti, e per che non erano troppo concordi insieme, e per qualche altre cagioni il magistrato loro fu compiuto il vigesimo ottavo giorno di genaro, e quel giorno medesimo fu eletto pacificamente Duce della città Raffaello Adorno sopradetto figlio di Georgio e nepote di Antoniotto, etc.”<ref>Edizione originale. Genova, 1537. Libro quinto. P. Car. CCIII.</ref>.


Quel “poi si diede in balìa dell’Adorno” potrebbe lasciare in dubbio circa la data precisa della cessazione del governo ducale, se il ch. {{AutoreCitato|Cornelio Desimoni|Desimoni}} non ci venisse opportunamente in aiuto, indicandoci lo stesso giorno della rivolta come data della rinunzia al Dogato, ed il successivo (19) per l’elezione degli 8 Capitani, citando la fonte cioè il ''Reg''. 31 e 526 ''Diversorum'' in Archivio di Stato<ref>Vedi ''Atti della Soc. Lig. di Storia patria''. Vol. XVII, in Appendice alla descrizione dell’Aquilino d’argento Genovese.</ref>.
Quel “poi si diede in balìa dell’Adorno” potrebbe lasciare in dubbio circa la data precisa della cessazione del governo ducale, se il ch. {{AutoreCitato|Cornelio Desimoni|Desimoni}} non ci venisse opportunamente in aiuto, indicandoci lo stesso giorno della rivolta come data della rinunzia al Dogato, ed il successivo (19) per l’elezione degli 8 Capitani, citando la fonte cioè il ''Reg''. 31 e 526 ''Diversorum'' in Archivio di Stato<ref>Vedi ''Atti della Soc. Lig. di Storia patria''. Vol. XVII, in Appendice alla descrizione dell’Aquilino d’argento Genovese.</ref>.