Trattato de' governi/Libro ottavo/VI: differenze tra le versioni

<section begin="arg"/>filosofia<section end="arg"/>

</div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=75%|data=19 dicembre 2011|arg=filosofia}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Trattato de' governi|Libro ottavo]]</br>Capitolo VI:</br>De' modi che fan mutare gli stati dei pochi|prec=../V|succ=../VII}}

E gli stati de’ pochi potenti perdono la vita per due modi grandemente manifestissimi, uno è quando i governatori di tali stati offendono il popolo; perchè allora ognuno, che sia nelli magistrati sommi è bastante a mutargli; e tanto più<ref>A Marsiglia, l’oligarchia divenne più repubblicana; a Istro si convertì facilmente in democrazia.</ref> quando di tale mutazione si fa capo chi è della fazione medesima. Come fe’ Ligdamo in Nasso, il quale dappoi tenne la tirannide della città.