Trattato de' governi/Libro settimo/V: differenze tra le versioni

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E ha qui gran difficoltà il legislatore, e chiunche vuole un simile stato ordinare; io non dico che e’ l’abbia grande o unica per assettare un simile stato, ma piuttosto perchè e’ sia durabile. Perchè e’ non è difficile impresa a vivere uno, o due, o tre giorni sotto quale stato uno si voglia; e però si debbe preparare la difesa a cotali stati da quelle cose, che di sopra sono state considerate intorno alle conservazioni, ed alle rovine degli stati con guardarsi da quelle, che gli rovinano, e col por leggi di tal qualità e scritte, e non scritte, che possino abbracciare tutti gli ordini, che tali stati conservano; e non si stimi per ordine popolare nè per ordine da stato di pochi potenti quello che faccia la città vivere o popolarmente, o a uso di stato stretto: ma quegli reputinsi per ordini da tali stati, che possino far vivere li cittadini sotto quei lungo tempo.