Le novelle della nonna/La gobba del Buffone: differenze tra le versioni

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Riga 83:
A questo punto la Contessa rise, e risero tutte le dame presenti; il Conte soltanto fremé nel sentirsi burlato in presenza della moglie, e per tagliar corto a quel discorso che lo seccava, ordinò a Riccio di leggergli la lettera del suocero.
Il giullare l'aprì, la rigirò da tutte le parti e poi lesse:
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Un giullar mi chiedesti per madonna,
Che dal tedio si rode e si consuma,
Ecco Riccio; se il cuci alla gonna,
Di Berta, il tedio tosto ne sfuma.
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- Come leggi spedito! - disse il Conte.
- Ci vuol poco; questi versacci sono miei, proprio miei e di nessun altro. Ora ho letto la lettera, che non è lunga, e ti snocciolerò la filastrocca de' miei patti.