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<poem>Un muto ciancerebbe a suo dispetto.
<poem>Un muto ciancerebbe à suo dispetto,
Ma questo è ’l minor mal che ti potesse
Ma questo è ’l minor mal, che ti potesse
Incontrar: tu potresti indi restarne
Incontrar: tu potresti indi restarne
Converso in selce, in fera, in acqua, o in foco:
Converso in salce, in fera, in acqua, ò in foco,
Acqua di pianto, e foco di sospiri".
Acqua di pianto, e foco di sospiri.
Così diss’egli; ed io n’andai con questo
Così diss’egli. ed io n’andai con questo
Fallace antiveder ne la cittade;
Fallace antiveder ne la Cittade;
E, come volse il Ciel benigno, a caso
Et, come volse il Ciel benigno, à caso
Passai per là dov’è ’l felice albergo.
Passai per là dov’è ’l felice albergo.
Quindi uscian fuor voci canore e dolci
Quindi uscian fuor voci canore, e dolci,
E di cigni e di ninfe e di sirene,
E di Cigni, e di Ninfe, e di Sirene,
Di sirene celesti; e n’uscian suoni
Di Sirene celesti, e n’uscian suoni
Soavi e chiari; e tanto altro diletto,
Soavi, e chiari, e tanto altro diletto,
Ch’attonito godendo ed ammirando,
Ch’attonito godendo, ed ammirando
Mi fermai buona pezza. Era su l’uscio,
Mi fermai buona pezza. Era su l’uscio
Quasi per guardia de le cose belle,
Quasi per guardia de le cose belle
Uom d’aspetto magnanimo e robusto,
Huom' d’aspetto magnanimo, e robusto,
Di cui, per quanto intesi, in dubbio stassi
Di cui, per quanto intesi, in dubbio stassi,
S’egli sia miglior duce o cavaliero;
S’egli sia miglior DUCE, ò Cavaliero,
Che, con fronte benigna insieme e grave,
Che con fronte benigna insieme, e grave,
Con regal cortesia invitò dentro,
Con regal cortesia, invitò dentro,
Ei grande e ’n pregio, me negletto e basso.
Ei grande, e ’n pregio, me negletto, e basso,
Oh che sentii? che vidi allora? I’ vidi
Oh che sentij? che vidi allhora? I vidi
Celesti dee, ninfe leggiadre e belle,
Celesti Dee, Ninfe leggiadre, e belle,
Novi Lini ed Orfei; ed oltre ancora,
Nuovi lumi, ed Orfei, ed altre ancora
Senza vel, senza nube, e quale e quanta
Senza vel, senza nube, e quale, e quanta
A gl’immortali appar, vergine Aurora
A gl’immortali appar vergine Aurora
Sparger d’argento e d’or rugiade e raggi;
Sparger d’argento, e d’or rugiade, e raggi,
E fecondando illuminar d’intorno
E fecondando illuminar d’intorno
Vidi Febo, e le Muse, e fra le Muse</poem>
Vidi Febo, e le Muse, e frà le Muse</poem><span class="SAL">39,4,Cinzia sozi</span>