Trattato de' governi/Libro terzo/XII: differenze tra le versioni

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Ma il nostro ragionamento è ora di quel re, che fa ogni cosa secondo la voglia sua; e di questo sì fatto è da considerare. Imperocchè il re, che è per legge, non fa specie di regno, siccome io ho detto innanzi; perchè in tutti gli stati può farsi uno, che abbia perpetua autorità negli eserciti; com’è nel popolare stato, e negli ottimati. E in molti luoghi s’usa di preporre un solo alla amministrazione di tai cose. E un tale magistrato s’usa in Epidanno. E in Opuntio v’è ancora, ma limitato alquanto più.