Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/250: differenze tra le versioni

(Nessuna differenza)

Versione delle 15:58, 20 dic 2011


medaglie italiane del 1888 231

Diam. mm. 28.

D/ — Busto di prospetto, in abito civile, testa nuda, del conte Porro. In giro: CONTE GIAN PIETRO PORRO.

R/ — Nel campo in tre linee: GLI ― INDUNESI — 1888.



L’11 febbraio 1888 cessava di vivere in Firenze il senatore Ferdinando Andreucci, insigne giureconsulto, che fino dal 1848, coi moderati toscani, sotto la direzione di Gino Capponi, prese parto ai movimenti politici del suo paese, e fu ministro noi 48, col marchese Ridolfi, poi, nel 59, dopo la seconda fuga di Leopoldo II.

La morte dell’Andreucci fu vivamente rimpianta dal foro fiorentino, che ne volle onorata la memoria con questa medaglia:

Diam. mm. 56.

D/ — Busto a sinistra, abito civile, testa nuda. In giro, ai lati: FERDINANDO — ANDREUCCI. Sotto al taglio del busto: ITALO VAGNETTI INC. FIRENZE.

R/ — Corona di due rami, d’alloro e di quercia, incrociati e annodati in basso, aperti in alto. Nel campo in sei linee: IN MEMORIA — DELL’ILLUSTRE — GIURECONSULTO ― IL FORO FIORENTINO — 1888.

Questa medaglia fu incisa in Firenze dal sig. Italo Vagnetti, emulo del padre, cav. Giovanni, residente in Roma, e fu coniata nella regia zecca di Roma.

E un’altra medaglia coniata in Roma, fu quella offerta dagli elettori liberali romani all’on. deputato Alfredo Baccarini per la valentia con la quale questi 250,3,Carlomorino