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non gli lasciò il tempo d’andare in collera. Fattogli un segno con un dito curvo come un uncino, lo tirò nel vano della finestra per metterlo a parte d’un segreto, in cui entrava ancora la bella Olimpia, la cantante, la quale...
non gli lasciò il tempo d’andare in collera. Fattogli un segno con un dito curvo come un uncino, lo tirò nel vano della finestra per metterlo a parte d’un segreto, in cui entrava ancora la bella Olimpia, la cantante, la quale...

A ogni frase del vecchio prete il faccione di Mauro Borrola prendeva un’espressione di meraviglia e di maggior benevolenza, come un sipario che dal buio viene a poco a poco rischiarato dai lumi della ribalta. Si voltò a cercare Sidonia, per comunicarle la importante notizia; ma il Mornigani aveva già introdotta la signora e stava introducendo gli altri nello studio.
A ogni frase del vecchio prete il faccione di Mauro Borrola prendeva un’espressione di meraviglia e di maggior benevolenza, come un sipario che dal buio viene a poco a poco rischiarato dai lumi della ribalta. Si voltò a cercare Sidonia, per comunicarle la importante notizia; ma il Mornigani aveva già introdotta la signora e stava introducendo gli altri nello studio.


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Era lo studio dell’avvocato una sala lunga con tre finestre, che davano sopra i piccoli giardini verso il canale di San Gerolamo, con travi e stipiti dipinti a rabeschi rococò, logorati dal tempo, ma conservanti ancora al disotto delle rinzaffature qualche traccia dell’oro e del fasto d’una volta.
Era lo studio dell’avvocato una sala lunga con tre finestre, che davano sopra i piccoli giardini verso il canale di San Gerolamo, con travi e stipiti dipinti a rabeschi rococò, logorati dal tempo, ma conservanti ancora al disotto delle rinzaffature qualche traccia dell’oro e del fasto d’una volta.

Tra una finestra e l’altra erano appese in semplici cornici di legno le stampe dei famosi quadri del Duomo, rappresentanti molti episodi della vita di san Carlo Borromeo, e di sotto ai quadri in ovali di gesso i ritratti dei sommi pontefici.
Tra una finestra e l’altra erano appese in semplici cornici di legno le stampe dei famosi quadri del Duomo, rappresentanti molti episodi della vita di san Carlo Borromeo, e di sotto ai quadri in ovali di gesso i ritratti dei sommi pontefici.

Nel fondo era la libreria colla scrivania del famoso avvocato consulente, zeppe di carte, di cartelle, di libri, e nel mezzo apriva le braccia un mite crocifisso addossato a un fondo di panno rosso ricamato d’oro.
Nel fondo era la libreria colla scrivania del famoso avvocato consulente, zeppe di carte, di cartelle, di libri, e nel mezzo apriva le braccia un mite crocifisso addossato a un fondo di panno rosso ricamato d’oro.

Davanti alla scrivania il Mornigani aveva disposto tre o quattro file di sedie di pelle, dove di volta in<span class="SAL">252,4,Cinzia sozi</span>
Davanti alla scrivania il Mornigani aveva disposto tre o quattro file di sedie di pelle, dove di volta in<span class="SAL">252,4,Cinzia sozi</span>