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migliorato nulla, il fango è rimasto fango, anzi il fango è cresciuto intorno a me e invece d’amore, vedi, non ho raccolto che oltraggi, odio, tradimento. No, Maria, no: non ne posso più. Non ho più forza per resistere all’onda di questi mali. Se finora ho vissuto inutilmente per gli altri, è tempo ch’io cominci a vivere non inutilmente per me, perchè (e Arabella nel dir queste parole alzò il capo con qualche fierezza) con questo veleno nel cuore io non posso piacere a Dio e non è con questa disperazione, che mi soffoca anima e respiro, ch’io potrò meritarmi il suo perdono. Se io resto ancora un giorno nella compagnia di questa gente, la disperazione, Maria, potrebbe montare dal cuore alla testa e allora c’è la pazzia, mia cara, c’è qualche cosa di peggio... |
migliorato nulla, il fango è rimasto fango, anzi il fango è cresciuto intorno a me e invece d’amore, vedi, non ho raccolto che oltraggi, odio, tradimento. No, Maria, no: non ne posso più. Non ho più forza per resistere all’onda di questi mali. Se finora ho vissuto inutilmente per gli altri, è tempo ch’io cominci a vivere non inutilmente per me, perchè (e Arabella nel dir queste parole alzò il capo con qualche fierezza) con questo veleno nel cuore io non posso piacere a Dio e non è con questa disperazione, che mi soffoca anima e respiro, ch’io potrò meritarmi il suo perdono. Se io resto ancora un giorno nella compagnia di questa gente, la disperazione, Maria, potrebbe montare dal cuore alla testa e allora c’è la pazzia, mia cara, c’è qualche cosa di peggio... |
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La figlia del povero Cesarino Pianelli si attaccò con una forza nervosa al braccio dell’amica, come per sostenersi contro un pericolo nei dibattiti convulsi del suo dolore. Chinò la testa: da accesa divenne di nuovo pallidissima e mormorò come se parlasse a se stessa: |
La figlia del povero Cesarino Pianelli si attaccò con una forza nervosa al braccio dell’amica, come per sostenersi contro un pericolo nei dibattiti convulsi del suo dolore. Chinò la testa: da accesa divenne di nuovo pallidissima e mormorò come se parlasse a se stessa: |
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— Non ho mai compatito tanto il mio povero papà come in questi giorni... |
— Non ho mai compatito tanto il mio povero papà come in questi giorni... |
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— O Madonna, tu le perdona perchè non sa quel che dice... — interruppe vivamente la buona e devota Maria, coprendo colle braccia il bambino, perchè non sentisse le brutte parole. |
— O Madonna, tu le perdona perchè non sa quel che dice... — interruppe vivamente la buona e devota Maria, coprendo colle braccia il bambino, perchè non sentisse le brutte parole. |
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— Provassi! ci son dei momenti in cui pare così necessario e così bello il morire... |
— Provassi! ci son dei momenti in cui pare così necessario e così bello il morire... |
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— Tu sei malata, la mia figliuola — gridò la povera Maria: — tu non pensi, tu non le senti le cose che dici. Scriverò subito a mia sorella, se ciò può farti un po’ di bene.<span class="SAL">344,4,Gimilzor</span> |
— Tu sei malata, la mia figliuola — gridò la povera Maria: — tu non pensi, tu non le senti le cose che dici. Scriverò subito a mia sorella, se ciò può farti un po’ di bene. |
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