Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/348: differenze tra le versioni

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{{ZbPensiero|1007/1}} Alla p. {{ZbLink|1003}}. fine. Oltre le dette considerazioni la lingua francese, è anche ''estremamente'' distinta dall’Italiana, perciò ch’ella è fra le moderne colte (e per conseguenza fra tutte le lingue) senza contrasto la piú serva, e meno libera; naturale conseguenza dell’essere sopra tutte le altre, modellata sulla ragione. Al contrario l’italiana è forse e senza forse, fra le dette lingue la piú libera, cosa la quale mi consentiranno tutti quelli che conoscono a fondo la vera indole della lingua italiana, conosciuta per verità da pochissimi, e ignorata dalla massima parte degl’italiani, e degli stessi linguisti. Nella quale libertà la lingua italiana somiglia sommamente alla greca; ed è questa una delle principali e piú caratteristiche somiglianze che si trovano fra la nostra lingua e la greca. A differenza della latina, la quale, secondo che fu ridotta da’ suoi ottimi scrittori, e da’ suoi formatori e costitutori, è sommamente ardita, e sommamente varia, non perciò sommamente <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|1008}} libera, anzi forse meno di qualunque altra lingua antica, uno de’ primi distintivi delle quali è la libertà. Ma la lingua latina sebbene non suddita in nessun modo della ragione, è però suddita, dirò cosí, di se stessa, e del suo proprio costume, piú di qualunque antica: il qual costume fisso e determinato per tutti i versi, ancorché ardito, ella non può però trasgredirlo, né alterarlo, né oltrepassarlo ec. in verun modo; cosí che sebbene ella è ricchissima di forme in se stessa, non è però punto adattabile a verunissima altra forma, né pieghevole se non ai modi determinati dalla sua propria usanza. E perciò appunto, come ho detto altrove, ella non era punto adattata alla universalità, perché l’ardire non era accompagnato dalla libertà. E la perfetta attitudine alla universalità consiste nel non essere né ardita né varia né libera, come la francese. Un’altra attitudine meno perfetta nell’essere e ardita e varia, e nel tempo stesso libera, come la greca. L’ardire e la varietà,<section end=2 />
{{ZbPensiero|1007/1}} Alla p. {{ZbLink|1003}}, fine. Oltre le dette considerazioni la lingua francese, è anche ''estremamente'' distinta dall’italiana, perciò ch’ella è fra le moderne colte, e per conseguenza fra tutte le lingue, senza contrasto la piú serva, e meno libera; naturale conseguenza dell’essere sopra tutte le altre, modellata sulla ragione. Al contrario l’italiana è forse e senza forse, fra le dette lingue la piú libera, cosa la quale mi consentiranno tutti quelli che conoscono a fondo la vera indole della lingua italiana, conosciuta per verità da pochissimi, e ignorata dalla massima parte degl’italiani, e degli stessi linguisti. Nella quale libertà la lingua italiana somiglia sommamente alla greca; ed è questa una delle principali e piú caratteristiche somiglianze che si trovano fra la nostra lingua e la greca. A differenza della latina, la quale, secondo che fu ridotta da’ suoi ottimi scrittori, e da’ suoi formatori e costitutori, è sommamente ardita, e sommamente varia, non perciò sommamente <span class="SAL">348,3,Alex brollo</span><section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|1008}} libera, anzi forse meno di qualunque altra lingua antica, uno de’ primi distintivi delle quali è la libertà. Ma la lingua latina sebbene non suddita in nessun modo della ragione, è però suddita, dirò cosí, di se stessa, e del suo proprio costume, piú di qualunque antica: il qual costume fisso e determinato per tutti i versi, ancorché ardito, ella non può però trasgredirlo, né alterarlo, né oltrepassarlo ec. in verun modo; cosí che sebbene ella è ricchissima di forme in se stessa, non è però punto adattabile a verunissima altra forma, né pieghevole se non ai modi determinati dalla sua propria usanza. E perciò appunto, come ho detto altrove, ella non era punto adattata alla universalità, perché l’ardire non era accompagnato dalla libertà. E la perfetta attitudine alla universalità consiste nel non essere né ardita né varia né libera, come la francese. Un’altra attitudine meno perfetta nell’essere e ardita e varia, e nel tempo stesso libera, come la greca. L’ardire e la varietà,<span class="SAL">348,3,Alex brollo</span><section end=2 />