Cenni sulla costituzione della Repubblica Ambrosiana: differenze tra le versioni
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Rolando od Oldrado Lampugnani; quel medesimo che nel 1425 fece prigione a tradimento Cabrino Fondulo signor di Cremona.<br />
Giovanni Olgiati.
<center>PORTA ROMANA.</center>
Bartolomeo Visconti, forse il vescovo di Novara.<br />
Giovanni Omodei, giureconsulto, e probabilmente suocero di Giorgio<br />
Lampugnano che aveva sposata una Giovannina Omodei. Giacomello Trivulzio.<br />
Antonio Visconti, forse Antonio Trivulzi.
<center>PORTA TICINESE.</center>
Giorgio Piatti, giureconsulto di molta fama, e che conservò la franchezza repubblicana anche sotto il dominio di Francesco Sforza, essendo stato il solo che si opponesse alla riedificazione del castello.
Giovanni Crotti.<br />
Ambrogio Lomazzo.<br />
Giovanni Caimi.<br />
<center>PORTA VERCELLINA.</center>
Conte Vitaliano Borromeo, già tesoriere o camerlingo del duca Filippo Maria.<br />
Guarnerio Castiglione, conte e cavaliere aureato, primo professore di ritto canonico a Pavia, consigliere e senatore sotto Filippo Maria; fu poi ribelle alla repubblica e largamente premiato dallo Sforza. <br />▼
▲Guarnerio Castiglione, conte e cavaliere aureato, primo professore di ritto canonico a Pavia, consigliere e senatore sotto Filippo Maria;
Giacomo Corio.<br />
Simone Meraviglia.<br />
<center>PORTA COMASINA.</center>
Giacomo Dugnani, giureconsulto.<br />
Giorgio Lampugnani, giureconsulto e professore di diritto pubblico a Pavia.<br />
Luisino o Luigi Bossi, che deve aver ceduto il posto a suo fratello Teodoro, per esser egli eletto fra i conservatori e sindaci della libertà. <br />
Francesco Casati, castellano della cittadella di Pavia.
<center>PORTA NUOVA.</center>
Bartolomeo Morone, giureconsulto. <br />
Pietro Cotta.<br />
Dionigi Biglia. <br />
Galeotto Toscani.
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