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«Che giornata, che notte di purgatorio! Che cosa non usciva di bocca alla malata? a crederle c’era da ritenere la povera ''tosa'' peggiore d’una donna perduta; o bisognava credere che il demonio approfittasse del male per far ballare innanzi alla moribonda solamente le immagini carnevalesche dei veglioni e delle festine da ballo, apposta per perdere un’anima. |
«Che giornata, che notte di purgatorio! Che cosa non usciva di bocca alla malata? a crederle c’era da ritenere la povera ''tosa'' peggiore d’una donna perduta; o bisognava credere che il demonio approfittasse del male per far ballare innanzi alla moribonda solamente le immagini carnevalesche dei veglioni e delle festine da ballo, apposta per perdere un’anima. |
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«A crederle, Ferruccio non sarebbe stato figlio di quel pover’uomo, che col cuore in bocca correva a Niguarda a cercare la balia. Per fortuna, o per misericordia, il delirio cessò al tornare del Berretta colla contadina. La Marietta entrò in agonia, e non parlò più... Storie di vent’anni fa, che uscivano ora a farsi vive, sotto la scossa degli avvenimenti, mentre toccava al ragazzo di correre per salvare la vita di suo padre...»<span class="SAL">231,4,Gimilzor</span> |
«A crederle, Ferruccio non sarebbe stato figlio di quel pover’uomo, che col cuore in bocca correva a Niguarda a cercare la balia. Per fortuna, o per misericordia, il delirio cessò al tornare del Berretta colla contadina. La Marietta entrò in agonia, e non parlò più... Storie di vent’anni fa, che uscivano ora a farsi vive, sotto la scossa degli avvenimenti, mentre toccava al ragazzo di correre per salvare la vita di suo padre...» |
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