Pagina:Arabella.djvu/243: differenze tra le versioni

Alebot (discussione | contributi)
Edit via bot chiesto da Luigi
Vasco73 (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 75%
+
Pagine SAL 100%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
disse di nuovo il mezzo avvocato, alzando il capo in modo che pareva volesse guardare colle narici.
disse di nuovo il mezzo avvocato, alzando il capo in modo che pareva volesse guardare colle narici.
—Sissignore, lo siamo— ribattè con un fare cerimonioso e carico d’ironia. —La povera signora Carolina Ratta era una nostra prima cugina.
— Sissignore, lo siamo — ribattè con un fare cerimonioso e carico d’ironia. — La povera signora Carolina Ratta era una nostra prima cugina.
—Conoscete gli interessati?
— Conoscete gli interessati?
—I Ratta quasi tutti, per servirla.
— I Ratta quasi tutti, per servirla.
—Potreste fornire delle prove, galantuomo, che la vecchia defunta avesse intenzione di favorire in modo speciale i parenti poveri? l’avvocato mi ha incaricato per far presto di raccogliere quante più notizie possono giovare all’istruttoria della causa.
— Potreste fornire delle prove, galantuomo, che la vecchia defunta avesse intenzione di favorire in modo speciale i parenti poveri? l’avvocato mi ha incaricato per far presto di raccogliere quante più notizie possono giovare all’istruttoria della causa.
Aquilino questa volta arrossì e socchiuse gli occhi. Era disposto a comparire, ma chi dava a uno sgangherato scrivano il diritto di chiamarlo galantuomo? Galantuomini dobbiamo essere tutti, ma appunto per questo non c’è bisogno che altri venga a dirtelo. Aquilino non avrebbe mai detto a una persona rispettabile: —Si accomodi, signor rispettabile cavaliere—. Ma chi ha educazione, chi non ne ha. E anche questa volta, guardando in fondo al cilindro, si limitò a rispondere:
Aquilino questa volta arrossì e socchiuse gli occhi. Era disposto a compatire, ma chi dava a uno sgangherato scrivano il diritto di chiamarlo galantuomo? Galantuomini dobbiamo essere tutti, ma appunto per questo non c’è bisogno che altri venga a dircelo. Aquilino non avrebbe mai detto a una persona rispettabile: — Si accomodi, signor rispettabile cavaliere. Ma chi ha educazione, chi non ne ha. E anche questa volta, guardando in fondo al cilindro, si limitò a rispondere:
—Ecco, prove, diremo così, palpabili, non ne abbiamo. Possediamo delle allusioni—.
— Ecco, prove, diremo così, palpabili, non ne abbiamo. Possediamo delle allusioni.
—Degli indizi volete dire, delle prove indirette...
— Degli indizi volete dire, delle prove indirette...
—Lei ha studiata la legge e troverà la parola giusta— ribeccò con più fiera ironia, indicando un libro stracciato sul tavolo, che aveva tutto l’aspetto di un vocabolario. —Per conto mio so che andavo tutte le sere a fare una partita a tarocco e so che la buona parente voleva sempre me per compagno. Alla madonna d’agosto m’invitò a mangiare un’anatra, e dopo pranzo, presente la sora Santina...—
— Lei ha studiata la legge e troverà la parola giusta — ribeccò con più fiera ironia, indicando un libro stracciato sul tavolo che aveva tutto l’aspetto di un vocabolario. — Per conto mio so che andavo tutte le sere a fare una partita a tarocco e so che la buona parente voleva sempre me per compagno. Alla madonna d’agosto m’invitò a mangiare un’anatra, e dopo pranzo, presente la sora Santina..<span class="SAL">243,4,Vasco73</span>