Teatro Historico di Velletri/Chi edificasse la Città di Velletri: differenze tra le versioni

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{{Centrato|''Arma virumquè cano Troia qui primus ab orbis'',}}
Soggiongono che Saturno non stette nascosto, ma si palesò a Giano suo Bisavolo, che se ne stava nel suo Gianicolo, hoggi per il color dell'arene chiamato Montorio, dice Giovanni Rossino, ''Hodiè à flavis arenis Mons aureus nominatur, et corrupto vocabulo Montorius''. Nè meno haveva una tal necessità, perchè Belo primo suo persecutore era morto, e morto il suo figlio Nino, e essendo egli partito dall'Armenia, non dava più materia di persecutione, come ne anco di sospetto à Semiramide, che regnava. Anzi participando egli il Regno d'Italia con Giano, viveva sicuro, tranquillo, e perciò quella parola, ''Latere'', de gl'accennati
Poeti, dicono, ch'intender si debba in riguardo delli persecutori, perche s'allontanò da gli occhi loro, ne sapevano dove egli dimorasse; non già, che realmente si nascondesse, ne c'havesse necessita dell'asprezza de' Monti per celar la sua persona. Io, però, per non discostarmi dalla volgata oppinione, mi faccio lecito dire, che il nostro Saturno si nascondesse in qualche monte; il che parmi volesse accennar Vergilio, quando disse,
{{Centrato|''Is genus indocile, ac dispersum Montibus altis''.}}
perche l'istesso nomedi Saturno tal nascondimento dimostra; così dice Gioseppe Scaligero, ''Saturnum Tuscum esse nomen, et Siriaca lingua significare latentem''. Gerolamo Marafiote asserendo, che Giano regnasse in Cuma, dice che ivi fosse ricevuto Saturno, e che in Cuma principiasse il nome il nome del Latio;