Pagina:Discorso intorno ad Archimede.djvu/97: differenze tra le versioni

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altri pretendono, l’’acqua del Nilo, e con questa inaffiare e fecondare i campi<ref>Per mezzo della chiocciola si votava da un uomo solo la sentina profondissima, come riferisce {{AutoreCitato|Ateneo di Naucrati|Ateneo}}, della nave famosa di {{w|Gerone II|Gerone}}, che si dice essere stata ideata da ''Archimede'', e poi regalata da quel Principe di Siracusa al {{w|Alessandro Magno|Re di Egitto}}; per lo che fu prima chiamata Siracusana, e poi Alessandrina.</ref>. L’’acqua, che di sua natura tende al basso, in quella macchina discendea, e discendendo si avanzava in altezza. La sua immaginazione ne cavò il modello dalla geometria, perchè prese una linea retta inclinata all’’orizzonte, cui un’altra era avvolta in varie spire. Questo concetto, che era tutto geometrico, fu da ''Archimede'' condotto a realtà e, dirò così, materializzato. La linea retta inclinata diventò un cilindro, che per via di un manubrio si potea facilmente mettere in giro, e venne la spirale trasformata in un canalino di rame o di altro metallo, per cui l’’acqua entrava, e iva discorrendo. In questa guisa si gira il cilindro, e 'l’acqua, obbedendo alla gravità, cade nella spira più bassa, e di mano in mano cadendo passa di spira in spira, e s’’inalza.
altri pretendono, l’acqua del Nilo, e con questa inaffiare e fecondare i campi<ref>Per mezzo della chiocciola si votava da un uomo solo la sentina profondissima, come riferisce {{AutoreCitato|Ateneo di Naucrati|Ateneo}}, della nave famosa di {{w|Gerone II|Gerone}}, che si dice essere stata ideata da ''Archimede'', e poi regalata da quel Principe di Siracusa al {{w|Alessandro Magno|Re di Egitto}}; per lo che fu prima chiamata Siracusana, e poi Alessandrina.</ref>. L’acqua, che di sua natura tende al basso, in quella macchina discendea, e discendendo si avanzava in altezza. La sua immaginazione ne cavò il modello dalla geometria, perchè prese una linea retta inclinata all’orizzonte, cui un’altra era avvolta in varie spire. Questo concetto, che era tutto geometrico, fu da ''Archimede'' condotto a realtà e, dirò così, materializzato. La linea retta inclinata diventò un cilindro, che per via di un manubrio si potea facilmente mettere in giro, e venne la spirale trasformata in un canalino di rame o di altro metallo, per cui l’acqua entrava, e iva discorrendo. In questa guisa si gira il cilindro, e l’acqua, obbedendo alla gravità, cade nella spira più bassa, e di mano in mano cadendo passa di spira in spira, e s’inalza.

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