Sonetti d'alcuni Arcadi più celebri/Vincenzo da Filicaja
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Vincenzo da Filicaja
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VINCENZO DA FILICAIA
Indice
Piangesti, Roma: e in te si vide espressa
Sono, Italia, per te discordia e morte
Italia, Italia, o tu, cui feo la Sorte
Dal cuore agli occhi, e poi dagli occhi al cuore
Qual madre i figli con pietoso affetto
Nè fera tigre, che dagli occhi spire
Dov'è Italia il tuo braccio? E a che ti servi
Redi, se un guardo a voi talor volgeste
Sull'altere di Buda empie ruine
Se grazia il Vinto al Vincitor veruna
Questa, che scossa di sue regie fronde
Grande fui mentre io vissi, e scettro tenne
Sul Tebro io l'ebbi, e poi che gli occhi al Vero
Morte, che tanta di me parte prendi
E ben potrà mia Musa entro le morte
Era già il tempo, che del vin la neve
Vidila in sogno più gentil che pria
Così parlommi, e per l'afflitte vene
Or chi fia che i men noti e i più sospetti
Oh quante volte con pietoso affetto
Fuoco, cui spegner de' miei pianti l'acque
Signor, fu mia ventura, e tuo gran dono
Nate e cresciute sotto fier Pianeta
Giunto quel Grande, ove l'altrui gran torto