Saggio di rime devote e morali/Due Figli il ciel dell'amor mio pudico

Due Figli il ciel dell'amor mio pudico

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O Immacolato Agnel del Dio vivente Mira dal ciel, ov'hai, cred'io, ricetto
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DUe Figli il ciel dell’amor mio pudico,
     Gentil donommi, e cari mi son questi;
     E un buon Consorte, i cui bei tratti onesti
     4Meritar che ciascun gli fosse amico.
Felsina ben tu sai se il vero io dico,
     Che sua virtute in tanto pregio avesti:
     Gia le Muse trattar spesso il vedesti
     8Là d’Elicona nel bel colle aprico;
E nel tuo onore, ed al tuo prò indefesso.
     Ma, lassa me! che cruda, invida Parca
     11Lui dal mio fianco svelse, e il fe’ sua preda.
Figli, tra poco un fato, un colpo istesso
     La Madre incontrerà, d’anni già carca.
     14Ah! pria l’orme di lui calcar vi veda.