S'io veggio il di, che io disio e spero
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Questo testo fa parte della raccolta XXIV. Pieraccio Tedaldi
XXIV
Ma poi se ne stanca, e vorrebbe tornare a Firenze.
S’io veggio il di, che io disio e spero,
di ritornare a star dentro a Firenza,
e che io facci lá mia risidenza,
4avrò salute al mio voler sincero.
E, se di ciò adempio il mio pensiero,
per la virtú di Dio, che n’ha potenza,
e ciò confermo e dico daddivero,
8non credo far di lá mai dispartenza.
Questo egli è, ché i’ sono oggimai sazio
del tanto dimorare qui in Romagna,
11che a considerano è uno strazio.
Vorrei partir ornai d’esta campagna
e ritornar nel dilettoso spazio
14de la nobil cittá gioiosa e magna.