Rime varie (Alfieri, 1903)/XVII. D'ozio e di vino e di vivande pieno

XVII. D'ozio, e di vino, e di vivande pieno

../XVI. Lunga è l'arte sublime il viver breve ../XVIII. Casta e bella del par nè pur parole IncludiIntestazione 14 maggio 2022 100% Da definire

XVII. D'ozio, e di vino, e di vivande pieno
XVI. Lunga è l'arte sublime il viver breve XVIII. Casta e bella del par nè pur parole

[p. 11 modifica]

XVII.

D’ozio, e di vino, e di vivande pieno,
Tra donne e cavalieri a mensa assiso
Stassi Fra Ciacco con lo grifo intriso,
Tutto aggraziato, amorosetto, ameno.

Sorto un brindisi a fare, adocchia il seno
Di quella ond’ei si sente il cuor conquiso;
Poi su la sedia il posterior suo viso
Crede adagiar, ma batte il rio terreno.

Tanto l’impeto fu, sì sconcio il peso,
Che all’aria andar le zampe, i panni in testa,
E di sua Reverenza il meglio apparse.

Tal vediam nella polve in lieta festa
Un possente asinon di foja acceso
Per far pompa di membra, rotolarse.