Rime varie (Alfieri, 1903)/XCIII. Ecco ecco il sasso che i gran carmi al cielo

XCIII (1783). Ecco ecco il sasso, che i gran carmi al cielo

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XCIII (1783). Ecco ecco il sasso, che i gran carmi al cielo
XCII. Rapido fiume che d'alpestre vena XCIV. Chiare fresche dolci acque amene tanto

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XCIII (1783).

Ecco ecco il sasso, che i gran carmi al cielo
Innalzan più, che la sua altera fronte.
Quindi il bel fiumicel d’amore ha fonte,
Sacro, a par del Castalio, al Dio di Delo.

Nobile invidia, e ch’io perciò non celo,
Qui mi punge in pensar, che al mondo conte
Fea queste spiagge, e le bell’acque, e il monte,
D’un amante cantor l’ardente zelo.

S’io non men d’esso, e in non men chiaro foco
Ardo, e cantando, in pianto mi consumo,
Fama alla donna mia niegherà loco?

Deh! se in tuo caldo verseggiar mi allumo,
Gran cigno, e se al mio dire ognor t’invoco,
Non di me, il vedi, ma in te sol presumo.