Rime varie (Alfieri, 1903)/CXCV. Chi 'l crederia pur mai che un uom non vile

CXCV. Chi 'l crederia pur mai, che un uom non vile

../CXCIV. Emmisi chiusa alfin l'inferi porta ../CXCVI. Oh stolta in ver mia giovenil baldanza IncludiIntestazione 12 giugno 2022 100% Da definire

CXCV. Chi 'l crederia pur mai, che un uom non vile
CXCIV. Emmisi chiusa alfin l'inferi porta CXCVI. Oh stolta in ver mia giovenil baldanza

[p. 125 modifica]

CXCV.

Chi ’l crederia pur mai, che un uom non vile,
Per amar troppo il bel natío suo nido,
Sordo apparendo di natura al grido,
Spontaneo il fugga, quasi ei l’abbia a vile?

Eppur quell’un son io: ma in cor gentile
Far penetrar l’alta ragion mi affido,
Che mi sforza a cercare in stranio lido
Come ardito adoprar libero stile.

Sacro è dover, servir la patria; e tale
(Benchè patria non è là dove io nacqui)
L’estimo io pur; nè d’altro al par mi cale.

Quindi è, che al rio poter sotto cui giacqui,
Drizzai da lungi l’Apollíneo strale,
E in mio danno a pro d’altri il ver non tacqui.