Reggio (sonetto)
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REGGIO
Sonetto
Ride la rosa, amor di primavera,
Ride l’etereo azzurro, e tra le sponde,
Odorate di fior, ridono l’onde
Che increspa una soave aura leggiera.
È vago riso la natura intera
Che a la beltà di questo Eden risponde,
L’aura d’april co’ fiori si confonde,
E la nota d’amor con la preghiera.
D’aranci profumata, una lontana
Aura sospira su per l’onde liete,
Ove si specchia la gentil Morgana.
E l’alma più su l’ale irrequiete
S’alza del Vero a la sorgente arcana
In queste, ospiti a’ carmi, ombre segrete.