Raccolta di proverbi bergamaschi/Fiducia, diffidenza
Questo testo è completo. |
Fiducia, diffidenza
◄ | Felicità, infelicità | Fortuna | ► |
FIDUCIA, DIFFIDENZA.
A deentà èć as’ deente sospetùs — Invecchiando si diventa sospettosi.
A pensà mal no s’isbaglia miga — Chi pensa male, non erra — perchè
No s’ pöl piò fidàs gna de sò pàder — Non si può più fidarsi nemmeno di suo padre — Anzichè un proverbio, questa è da ritenere dispettosa sentenza di tale che si trova gabbato; ma forse è pur vero che l’integrità di costume e la buona fede siano in grande ribasso. Mi si passerà facilmente questa espressione in mezzo ad una vera invasione di banche, di cambi, di sensali, di barattieri: l’astuzia, la malizia, l’inganno e la frode crescono da una parte; dall’altra crescano l’accorgimento, la prudenza, la vigilanza ed anche la diffidenza, ma non al punto da escludere che possano esserci uomini degni di fiducia. Un altro proverbio dice meno aspramente:
Fidàs le bé e no fidas l’è mèi — Fidarsi è bene, il non fidarsi è meglio — Ma parmi buono ricordare la seguente sentenza di Lingrée: Fidarsi di ognuno è da semplice; diffidare di tutti è da pazzo; diffidare di sè stesso è il primo passo verso la saviezza.»
Chi è ’n difèt, è ’n sospèt — V. Coscienza.
Pati ciari, amici cari, o amicissia lunga — Patti chiari, amici cari; Patti chiari, amicizia lunga.
Pensa bé per no pecà, pensa mal per no sbaglià — Pensa bene per non peccare, pensa male per non sbagliare.
Per conòs öna persuna bisosna mangià set pis de sal insèma — Per conoscere una persona bisogna mangiare insieme sette pesi di sale. Anche Cicerone disse: Multos modios salis simul edendos esse, ut amicitiæ munus expletum sit.