Principii di filosofia zoologica e anatomia comparata/Introduzione generale all'anatomia comparata fondata sulla osteologia/I

Introduzione generale all'anatomia comparata - I

../ ../II IncludiIntestazione 14 giugno 2008 75% testi scientifici

Introduzione generale all'anatomia comparata fondata sulla osteologia Introduzione generale all'anatomia comparata fondata sulla osteologia - II


[p. 56 modifica]

I.

Dell’utilità dell’Anatomia Comparata e degli ostacoli che si oppongono ai suoi progressi.

La storia naturale ha il suo fondamento, in generale, sulla comparazione degli oggetti.

I caratteri esterni sono essenziali, ma non sono sufficienti a far sì che con essi si possano distinguere o raccogliere gli esseri organizzati.

L’Anatomia sta ai corpi organizzati come la Chimica sta alle sostanze inorganiche.

L’Anatomia comparata dà argomento a considerazioni svariatissime, e ci costringe ad esaminare gli esseri organici da moltissimi punti di vista.

La Zootomia deve sempre procedere insieme collo studio dell’uomo. [p. 57 modifica]

La Struttura e la Fisiologia del corpo umano hanno fatto notevoli progressi mercè le scoperte compiutesi negli animali.

La natura ha dotato gli animali di qualità diverse: la loro destinazione non è la medesima, e ciascuno di essi presenta un carattere spiccato.

La loro organizzazione è semplice, ridotta allo stretto necessario, sebbene spesso il loro corpo abbia un volume esagerato.

L’uomo ci presenta in un piccolo volume una struttura complicata; i suoi organi importanti occupano poco spazio, e le loro divisioni sono più numerose; quelli che sono distinti sono collegati fra loro per mezzo di anastemosi.

Nell’animale l’animalità riesce evidente agli occhi dell’osservatore con tutti i suoi bisogni e i suoi rapporti immediati.

Nell’uomo, l’animalità sembra chiamata a più alti destini e rimane nell’ombra per gli occhi del corpo come per quelli della mente.

Gli ostacoli che si oppongono ai progressi della Anatomia Comparata sono numerosi; è una scienza senza limiti, la mente si stanca di studiare empiricamente un argomento tanto vasto e tanto vario — fin qui le osservazioni sono rimaste isolate come erano state fatte.

Non si poteva andar d’accordo sulla terminologia; i dotti, i cavallerizzi, i cacciatori, i macellai, ecc. adoperavano denominazioni differenti.

Nissuno credeva alla possibilità di un punto di convegno, intorno al quale si potessero raccoglier quegli oggetti, o di un punto di vista comune secondo il quale si potessero considerare.

In questa scienza, come nelle altre, le spiegazioni non erano state sottomesse a una critica sufficientemente [p. 58 modifica]illuminata. Taluni non facevano altro che badare servilmente al fatto materiale, altri si andavano sempre allontanando dalla vera idea di un essere vivente ricorrendo alle cause finali. Le idee religiose erano un ostacolo del medesimo genere, perchè si voleva che ogni cosa fosse rivolta alla maggior gloria di Dio. Così si andava divagando in speculazioni vuote di senso sulla anima degli animali, ecc.

È già necessario un immenso lavoro per studiare la Anatomia dell’uomo fin ai suoi minuti particolari; d’altra parte quello studio si comprendeva nello studio della medicina, e pochi dotti lo coltivavano in un modo esclusivo. Era anche più piccolo il numero di quelli che fossero forniti di un ardore bastante, come di tempo, di ricchezza e di mezzi materiali quali si richiedono per chi voglia intraprendere lavori importanti e continuati nella Anatomia Comparata.