Prigionieri/Ottava sintesi

Ottava sintesi

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Settima sintesi
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Ottava sintesi

Stessa scena. Ultime luci del crepuscolo.

Il sergente

ubriaco:

Stasera sono tanto contento, che vi lascerei prendere il volo a tutti quanti!... Bevi, Walter... Beviamo, e così dimentichiamo la maledetta febbre spagnuola!...

Luca

A che pro, dimenticarla?... Lei sa farsi ricordare. Da ieri ho dei brividi maledetti! Creperemo tutti come Gianni, come Paoli, come Zupan... Tutti in questo porcile! Senti le esalazioni della cloaca!

Il sergente

Bevi. Non pensarci!

Luca

Non posso. Ho bevuto molto! [p. 134 modifica]

Il sergente

guardando a destra:

Che succede a Baia? La folla schizza dalla piazza come un’acqua bollente. Tutti sono presi dal panico!

Una voce lacerante

È fuggita una tigre dal serraglio!... (Un silenzio di stupore seguito da urli e da gesti terrorizzati che durano un minuto)

Un’altra voce lacerante

Noo! Sono i pazzi che hanno rotto i cancelli!... (Tumulto generale)

Il sergente

No! E’ una tigre! Via tutti. Le belve del serraglio sono affamate! Via, via! Eccola! Sí! Sí!... Davanti alla (griglia della cloaca!... Fuggite! La tigre! La tigre!...

Walter

Io non fuggo, sergente. Non è una tigre! È Rosina.

Il sergente

Macché Rosina... Rosina è in prigione.

Walter

È Rosina! Guarda, Luca!... È proprio lei!... Là nel buio! Dammi la lanterna, sergente! Vado io... Non ho paura! [p. 135 modifica]

Il sergente

Per Iddio! Vi spacco la lanterna sulla testa!... Allontanatevi!... E’ la tigre!... Sarà forse morfinizzata, ma non è prudente avvicinarsi. (Ai due soldati che si sono avvicinati, armati di fucili e baionette) Voi, tenete i fucili puntati, là, contro quella massa nera!... Ora l’illuminerò con questa lanterna. Appena la belva si sentirà scoperta, balzerà contro di voi. Ma voi pronti, mirate, sparate! (Il sergente lentamente alza la lanterna. Quando la luce investe finalmente la parte superiore della massa nera, appare vagamente una faccia violetta incappucciata. I soldati retrocedono inorriditi) Non spaventatevi! Venite avanti! (I soldati si riavvicinano) Non è né una tigre, né Rosina. E’ la solita Morte... apparentemente invincibile.

1° Prigioniero

Eh! Via! Non è la Morte! E’ il tetro e tremendo panico. Il panico degli eserciti sconfitti. Lo conobbi questo fantasma ad un tempo pesante e rapido. Appare nel crepuscolo delle battaglie perdute, in fondo all’orizzonte come una piccola nube violetta. Poi ad un tratto cresce come una montagna! Una strana montagna sradicata lanciata a grandissima velocità.

Il sergente

Sei pazzo, amico mio! Io penso che siamo veramente di fronte alla Morte. Ad ogni modo, tigre, Rosina o panico, sparate, e uccidete quella massa nera! Siete pronti? (I soldati mirano la massa nera) Fuoco! (I soldati fanno fuoco) Come mai? Non si è mossa? Vi burlate di me! Mostratemi le vostre cartucce!

Un soldato

Ecco, sergente. (Gli mostra le cartucce) [p. 136 modifica]

Il sergente

Mirate bene, per Dio!... Il cuore della Morte è un uovo fecondo. Foooc!

I soldati sparano. Scatta la forma nera e liberandosi dei veli neri e della maschera viola, balza in avanti rivelandosi donna nuda bellissima, inguainata di rose nella luce del proiettore.

Soldati e prigionieri

Aaah!

Alcuni cadono a terra rovesciati dall’apparizione, altri restano con le mani alzate e la bocca spalancata, immobili, pietrificati.


FINE