Poesie (Campanella, 1938)/Scelta di alcune poesie di Settimontano Squilla/65. Orazione a Dio
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Orazione a Dio
Tu, che, forza ed amor mischiando, reggi
e muovi gli enti simili e diversi,
ordinati a quel fine, ond’io scoversi
il fato, l’armonia di tutte leggi 1;
s’è ver che i prieghi di cosa correggi
non decretata negli eterni versi 2,
ma solo i tempi prosperi e perversi
d’affrettar o tardar ne privileggi;
cosí prego io, che tant’anni mi truovo
di sciocchi e d’empi favola e bersaglio,
e nuove ingiurie e pene ognora pruovo:
— Allevia, abbrevia, Dio, tanti travagli;
che tu pur non farai consiglio nuovo,
se a libertá antevista quinci saglio. —
1. E’ si è provato in sua Metafisica che tutti gli enti dal dolore e dalla voluttá sono spinti ad operare, e che tutti da un senno ad un fine da lui inteso sono indirizzati.
2. E’ pare che Dio ammenda le preghiere contrarie al fato della sua volontá, perché non fa cosa ab aeterno non voluta e prevista.