Poesie (Campanella, 1938)/Poesie postume/IV. Rime amorose/8. Sonetto nel quale si manifesta l'inestricabil labirinto d'Amore
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Tommaso Campanella - Poesie (1622)
8. Sonetto nel quale si manifesta l'inestricabil labirinto d'Amore
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Sonetto nel quale si manifesta
l’inestricabil laberinto d’Amore
Quando primieramente nel bel volto
fui mosso a guardar voi, cara nemica,
parmi dicesse Amor: — Con gran fatica,
misero, da tal nodo sarai sciolto. —
Ed or da tanta pena fossi tolto
pur finalmente il cor, e quell’antica
mia voluntá, cui spesso Amor implica,
cessasse dal desir sí cieco e stolto!
Lasso! invan mi retiro all’alto poggio
della ragion, ché giá cinto d’intorno
mi preme l’avversario d’ogni parte.
Non fuggir, non schivar; non altro appoggio
trovo alla mia salute; e pien di scorno
convien mi renda, e piú non provi altr’arte.