<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3685&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20151205200551</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3685&oldid=-20151205200551
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3685 Giacomo LeopardiXIX secoloZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 107modifica] seconda, sempre (o regolarmente) lo perdono, mostrano chiaramente che il genitivo ec. de’ nomi della quarta, ch’ora è in us lungo ec. o in u lungo ne’ neutri, anticamente fu in uus o in uu ec. Vedi p. 3752. Giacché si vede che i derivati da’ nomi della quarta si formano al modo istesso che i derivati delle voci nelle quali il doppio u ancor si conserva ed è manifesto e fuori di controversia, come dire i derivati de’ nomi in uus ec. I quali due u valsero per una sola sillaba, come il doppio a degli ablativi singolari della prima. Sia che questo, e il doppio u, si pronunziassero doppi o pur semplici, strascinando in certo modo la voce ec. In tutti i modi quest’osservazione si riferisca al mio discorso sui dittonghi latini non considerati da’ grammatici, o ch’essi nella pronunzia fossero monottonghi, o dittonghi veramente, o trittonghi ec., che tutto fa egualmente a quello ch’io voglio dimostrare in detto discorso. Perocché s’anche e’ divennero col tempo monottonghi, e ciò fino nella migliore età della lingua latina (come i comuni ae oe ec.), ciò tuttalvolta, anzi piú che mai, dimostra che gli antichi latini (de’ quali nel detto discorso si parla) pronunziavano sí rapidamente le vocali successive e concorrenti, ch’e’ le tenevano tutte insieme (o due o piú che fossero) per una sillaba sola, e tale le facevano essere nella pronunzia, [p. 108modifica]e sovente nella scrittura