<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2848&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20160414132233</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2848&oldid=-20160414132233
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 2848 Giacomo LeopardiXIX secoloZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 32modifica] hanno carattere nazionale? certo che l’hanno. Forse non ancora sviluppato, di modo, ch’essendo tuttavia informe, è capace d’ogni configurazione, e non ben si distingue da quello degli altri popoli? Anzi sviluppatissimo, perché la civiltà loro è già in un alto grado. Forse [p. 33modifica]cosí vario, cosí sfuggevole, cosí pieghevole, cosí adattabile ad ogni sorta di qualità, ch’esso abbracci tutti i caratteri delle altre nazioni, e a tutti questi si possa conformare? tutto l’opposto, perché il carattere della nazione tedesca è benissimo marcato e cosí costante, che forse il suo difetto è di piegare alla roideur, a una certa rigidezza e durezza, e di mancare un poco troppo di mollezza e pieghevolezza. Ma quando anche fosse appunto il contrario (come sarebbe fino a un certo segno negl’italiani), a me basterebbe che la nazion tedesca avesse pure un qualunque carattere, che offrisse abbastanza tratti di distinzione per non poterlo confondere con un altro, e molto meno con qualsivoglia altro. Or dunque se la nazione tedesca ha un carattere proprio, se essendo civile non può non averlo, se tutte le nazioni civili lo hanno, e non possono mancarne,