Pagina:Zeno, Apostolo – Drammi scelti, 1929 – BEIC 1970951.djvu/97

all’iniquo tiranno, a novi mali?

a un lungo affanno? a una perpetua morte?
A che vivrei ? parla.
VOLOGESO. Al mio amor.
Berenice. Deh, caro,
poiché il chiede la sorte,
morremo uniti e porteremo entrambi
alla tomba quest’ossa, al ciel quest’alme.
Siam d’amore e di fede un raro esempio
alle venture etá. La morte unisca
le nostre anime fide, i nostri cori,
e sia talamo un sasso a’ casti amori !
Vologeso. Deh, vivi, o cara, vivi,
e serba in te quest’alma e questo cor.
Perché mi vuoi rapir
la gloria del morir senza timor?
Berenice. Non posso, o dolce vita,
quando a morir tu vai, viver in me;
se la mia vita sei,
dimmi come vivrei, giá morta in te?
(partono ambedue)