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SCENA III

Niso e i suddetti.

Lucio Vero. Niso !

Niso. Son qui.
Lucio Vero. Va tosto
a Berenice, e dille
che qui sola l’attendo. (Niso parte)
E tu, Aniceto,
consiglier del mio cor, vanne a Lucilla;
dille che un altro amor mi toglie a lei,
e se amarla potessi, io l’amerei.
Ma se il destin mi sforza, •
l’altra beltá piti che la sua mi piace,
soffra il mio amore e il mio destino in pace.
Aniceto. Regnerai lieto monarca
e godrai felice amante.
In un giorno si giocondo
darai legge a tutto il mondo,
possessor d’un bel sembiante.

SCENA IV

Berenice e Lucio Vero.

Berenice. Cesare.

Lucio Vero. Non ti aggravi
che in tal luogo, in tal ora io sol ti attenda
e ti parli, o regina.
Berenice. Certa di tua virtú, temer che devo?
Lucio Vero. Qui dove piú gentil l’aura scherzando
va tra’ rami e tra i fiori,