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NlSO. Vedi, s’è desso.

Berenice. O me felice!
Vologeso. O vista!
Berenice. (a Niso) Che non ti deggio!
Niso. Or meco
date luogo, o custodi, e che improvviso
non ci sorprenda alcun, cauti attendete, (parte)

SCENA XI

Berenice e Vologeso.

Berenice. O Vologeso, o tanto

giá sospirato e pianto
mio dolce ben, mio sposo,
tu in Efeso? tu vivo? e ti rivedo?
Vologeso. Vivo, in Efeso, e tuo,
dopo un anno di pianti e di sospiri,
Berenice adorata,
tu mi vedi, io t’abbraccio.
Berenice. Stringi, amor...
Vologeso. Giove, eterna...
A DUE. ... un si bel laccio
Berenice. Come estinto la fama
ti pubblicò? mi narra
la serie de’ tuoi casi. I miei palesi
l’affetto altrui, la mia costanza ha resi.
Vologeso. Nel di fatai che cesse
il destino dell’Asia a quel di Roma,
fra’ cadaveri Parti
tutto piaghe anch’io giacqui. I miei piú fidi
delle stragi e del campo
trassermi esangue e fui creduto estinto.
Fu lungo il male e periglioso. Al fine
lo vinse arte e natura.
Intesi allor te prigioniera, e quasi