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per me, per Israel supplice stendo

le mani, alzo la voce e umil l’adoro.
Eccelso onnipotente
degli eserciti Dio, Dio d’ Israele,
Signor, che sopra l’ali
siedi de’ cherubini,
tu che di tutti i re, di tutti i regni
il solo sei dispositor, che tratto
hai dal grembo del nulla e cielo e terra,
piega il tuo orecchio, apri i tuoi lumi, e quanto
l’empio Sennacherib in onta e sprezzo
del Dio vivente ha bestemmiato, e quanto
concepito in sua mente, ascolta e vedi!
È ver che i regi assiri
delle genti idolatre
desolate han le terre,
distrutte le cittá, dati alle fiamme
e fatti in pezzi i loro idoli e dèi.
Ma quali dèi? Quegli eran legni e sassi,
e della man deH’uom opra e lavoro
che valea piú di loro.
Ma qui della tua gloria e del tuo eletto
popol si tratta. È tempo,
oh Dio nostro e Signor, che il tuo possente
braccio su noi risplenda
liberator, che de’ nimici tuoi
l’orgoglio abbassi e la ferocia atterri,
onde ogni gente intenda,
ogni lingua confessi
che in prò de’ giusti ed a terror de’ rei
il grande, il forte, il solo Dio tu sei.
Isaia. Ezechia, le tue meste
supplichevoli voci
piacciono a Dio. Ciò ch’ei risponde ascolta.
Quel superbo, o di Sion vergine figlia,
t’ ha dileggiata e dietro alle tue spalle