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Ermione. Vani riguardi. Il colpo

giustifico, se il chieggo.
Oreste. E nel tempio?
Ermione. Un amore
che assai vuol meritar meno ragiona;
ma se ti manca ardir, dammi i tuoi fidi,
unirò i miei. Tentar può Ermione e farlo,
ciò che non vuole Oreste.
Oreste. Oreste vuole
ubbidirti, o perir. Tutto gli è gloria.
Mia cara, addio!
Ermione. Mio forte
campione, addio! Torna nel sangue intriso
di quel vii traditore, e son tua sposa.
Oreste. Si bella mercede
rinforza il valore,
ma scema alla fede
il pregio e l’onore.
Quand’anche ogni spene
togliessi al mio core,
saria mio gran bene
morir per tuo amore.

SCENA II

Ermione e poi Andromaca.

Ermione. Or vanne, e de’ miei scherni

perfido re... Che veggio?
Andromaca ad Ermione?
Andromaca. Egri pensieri
a disgrado del cor movono il piede.
Ermione. Un rivale dolente è un dolce oggetto.
Andromaca. Godon de’ mali altrui l’alme volgari.
Ermione. Tu sei l’amor di Pirro, io il suo rifiuto.
Andromaca. Io non t’invidierei tanta fortuna.