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Chiunque ha letta XAndromaca d’Euripide e del Racine e le
Troadi d’Euripide e di Seneca conoscerá che io in questo dramma
mi sono ingegnato d’imitarli in piú luoghi e d’approfittarmi di
cosi eccellenti esemplari; ma con tutto questo conoscerá parimenti
che la tessitura d’esso è molto diversa da quella delle loro tra-
gedie. L’argomento è per sé noto a ciascuno; nessuno degli attori
è di mia invenzione; tutti me gli ha somministrati la lettura degli
antichi scrittori, ed io ho intrecciato in tal guisa il verosimile col
vero, che a grande stento possono discernersi l’uno dall’altro.
A maggior chiarezza tuttavia della favola darò in ristretto la no-
tizia della qualitá e del carattere di ciascuno de’ personaggi che
hanno parte in essa.
Andromaca, figliuola d’Eezione re di Tebe nella Cilicia, fu
moglie d’Ettore figliuolo di Priamo re di Troia. Suo marito fu
ucciso da Achille, e dopo la presa di Troia venne in poter di
Pirro, da cui fu ardentemente amata.
Astianatte fu figliuolo d’Ettore e di Andromaca. Finita la
guerra, i greci commisero la morte di lui ad Ulisse. I piú degli
scrittori vogliono che Ulisse lo facesse morire precipitato da
un’alta torre di Troia. Altri asseriscono che Andromaca trovasse
modo d’ingannare Ulisse e di salvare Astianatte, ed io a questi
mi sono attenuto, con l’esempio del soprannomato Racine.
Pirro, figliuolo d’Achille e nipote di Peleo, onde i discen-
denti furono detti Pelidi, fu re d’Epiro. Amò Andromaca e si
ammogliò con Ermione principessa di Sparta.
Ermione nacque di Menelao re di Sparta, della casa degli
Atridi, e di Elena, e fu moglie di Pirro. Ebbe gelosia degli amori
di lui con Andromaca e ciò la indusse primieramente a procurare
la morte d’Andromaca e poi quella di Pirro col mezzo d’Oreste.
Ulisse, re d’Itaca e marito di Penelope, fu uno de’piú atroci
nemici de’ troiani e quegli che piú insistette a far morire Astianatte.
Telemaco fu suo figliuolo, e poco d’etá diverso dovette es-
sere da Astianatte. Partito il padre da Itaca, andò peregrinando
A. Zeno, Drammi scelti. 13