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SCENA X

Sallustia.

E mi lascia? e non parla? e si confonde?

Quale addio! qual silenzio!
qual turbamento! Ah, mio Alessandro, intendo:
Giulia è cagion del tuo, del mio tormento.
Ella qui ti sgridò, forse gelosa,
che tu piú della madre ami la sposa.
Il mio vezzoso
diletto sposo
mi sia fedele
e son contenta.
Mio sia quel core,
e del nimico
destin crudele
l’ira e il furor
non mi spaventa.

SCENA XI

Giardini.

Claudio e Albina.

Claudio. Tu Albina? Eh, non è ver.
Albina. Beltá che amasti
cosi presto scordasti?
Claudio. Di Albina le sembianze
vivono nel mio cor, ma tu non l’hai.
Albina. Mira attento il mio volto,
che se non 1’ ha trasfigurato il duolo,
Torme ancor ci vedrai de’ tuoi sospiri.