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Ili - ALESSANDRO SEVERO

il popolo roman, venga a mirarle
all’Eufrate ed al Tigri. Ivi del Parto
convien che per noi resti
l’odio punito e l’alterigia doma.
Coro. Viva, viva il nostro Augusto,
viva il cesare di Roma !
Sallustia. Quanto alle glorie tue giubila il core !
Alessandro . Cara!—Adempiasi, Claudio,
ciò che imposi.
Claudio. Ubbidisco.
Alessandro . Romani, il sangue illustre, i fregi eccelsi,
l’amor mio, la sua fé, l’augusta figlia,
Marziano fan degno
che il vostro imperator gli dia l’impero
sull’armi nostre.
Marziano. A me, signore?
Sallustia. Al padre?
Claudio. Pronto, o signor...
Alessandro . Ti accosta.
Marziano. Ossequioso
bacio tua destra.
(s’inginocchia a piè del trono, e bacia la mano di Ales-
sandro)
Alessandro Al militar comando
ti scelgo, o prode.
(gli dá il bastone in segno del grado conferitogli)
Il campo
te duce al nuovo giorno
contra il Parto feroce
spieghi l’aquile altere.
Per te col lauro augusto
mi verdeggili sul crin palme guerriere.
Marziano. L’Eufrate, 1’ Oronte
l’altera sua fronte
al Tebro guerriero
umil piegherá.