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troppo tarda a seguirti o a vendicarti

troppo impotente. Ornai quel ferro istesso,
quello che te svenò, me sveni ancora.
Berenice si mòra, (alza il ferro per uccidersi)

SCENA ULTIMA

Vologeso e i suddetti.

VOLOGESO. Ti arresta.

Lucilla. O Dèi!
Lucio Vero Che vedo?
Berenice. Vologeso !
Vologeso. Mia vita.
Berenice. E vivi? e il credo?
Vologeso. Si, si, credilo, alma gradita,
vivo ancora per adorarti.
Non poteva uscir di vita,
idol mio, senza abbracciarti.
Berenice. Ma che? poc’anzi esangue
non ti lasciai nella prigion?
Vologeso. No, cara,
Quell’era di Aniceto...
Lucio Vero Che? Aniceto mori?
Lucilla. Come ?
Claudio. In qual guisa?
Vologeso. Per tuo cenno ei giá offerto
quinci il ferro m’avea, quindi il veleno.
Questo mi scelgo e lo accostava al labbro,
quando l’aria ad un punto
d’alte grida risona e mal distinte;
col nome di Lucilla
le porta a noi. Giá cercano i custodi