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SONETTI
della signora
FAUSTINA MARATTI ZAPPI
SONETTO I
Dolce sollievo dell’umane cure,
Amor, nel tuo bel regno io posi il piede,
E qual per calle incerto uom, che non vede,
Temei l’incontro delle mie sventure.
5Ma tu l’oggetto di mie voglie pure
Hai collocato in così nobil sede,
E tal prometti al cor bella mercede,
Ch’io v’imprimo contenta orme sicure.
Soave cortesia, vezzosi accenti,
10Virtù, senno, valor d’alma gentile
Spogliato hanno il mio cor d’ogni timore.
Or tu gli affetti miei puri innocenti
Pasci cortese, e non cangiar tuo stile,
Dolce sollievo de’ miei mali, Amore.
II
Che? non credevi forse, anima schiva,
Cader sotto il mio giogo alto e possente?
Credevi tu quell’orgogliosa mente
Mantener sempre d’ogni affetto priva?
5Sotto qual clima, in qual’estrania riva
Alma si trova, ch’il mio ardor non sente?
Arser gli Dei, non che la mortal gente,
Alla mia face eternamente viva.