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Zappi, Maratti - Rime I.pdf/492
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444
Io son sì stanco di soffrir lo scempio
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212
Io vedea ne' tuoi bruni occhi cervieri
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267
Io veggio, ahimè, che il biondo crin s'annegra
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27
Io veggio ben siccome acerbo e rio
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46
Io veggio entro una bassa, e vil Capanna
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6
Io veggio il Re feroce: ecco l'altero
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430
Io vidi un dì, che in luminosa vesta
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132
Io vi pregai, gran Madre, e vi ripriego
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154
Iam satis est lusum, non hoc vult ludrica tempus
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XX
Ier, menando i bianchi agnelli
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403
L
La beltà di Madonna entro il mio cuore
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354
Laddove a un Rio giace sepolta accanto
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295
Là di Saturno al denso globo intorno
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362
La divina Pietà veggio ormai stanca
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113
La gran Donna del Mar, che lungi stese
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108
L'alpe inaccessa, che con grave affanno
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127
L'Alto Fattor, che perfezion volea
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378
L'altr'ier Dorinda mia mi fece muso
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183
La man porgo alla penna, e indarno tento
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411
L'Amar non si divieta. Alma ben nata
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303
La mia bell'avversaria un dì citai
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303
La mia spoglia più fral di giorno in giorno
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300
L'anima bella, che dal vero Eliso
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58
La nobil Donna, che con forte mano
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209
Lanuvio è questo, e quinci il forte
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339
La prima volta, ch'io m'avvenni in quella
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14
La prisca Roma del sepolcro fuore
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16
La Rondinella dal Sironio lido
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280
L'arte, che intenta è ad animar colori
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161
Lasso, ben mille volte in tutte l'ore
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49
Lasso, che feci! Abbandonai la bella
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312
Lasso! E quando fia mai, che un sol momento
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90
Lasso già di seguir la bella Fera
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218