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DOMENICO PETROSELLINI.1


Ecco la Donna, che dal Regno Franco
     Scende per l’Alpi al bel Panaro in riva,
     Che cinto della verde alga nativa
     Per gioia dalle spume alza il crin bianco.
5Vien, e seco conduce al lato manco
     La smarrita gran tempo e fuggitiva
     Pace, che mal reggendo in man l’uliva
     Si stringe timidetta al regio fianco.
Lo strazio il sangue e l’aperte ferute
     10Storia2 le mostra, e il lamentar rinnova
     Ancor non sazia di chiamar salute.
Ahi per l’amato Sposo, e per la nova
     Vicina Prole, e per la tua virtute
     Volgile un guardo, che a pietà ti mova!


CONTE VINCENZO PIAZZA.


I


Pastor correte a rinforzar le sponde,
     Ch’urta e fracassa il contrastar possente
     Del minaccioso orribile Torrente
     Gravido omai più di terror, che d’onde.
5Ma ognun s’arretra, e ognun ricerca altronde
     A sè lo scampo, e al comun mal consente;
     E chi sovra il Vicin l’alta Corrente
     Rovesciar pensa, e ’l rio pensiero asconde.
Chi la greggia ritira, chi di folti

  1. Per le nozze di Francesco III. Duca di Modena, e Carlotta Aglae d’Orleans.
  2. Rammentasi il famoso Rinaldo Estense, che seguì Golfredo nell’impresa di Terra-Santa.
Zappi Tom. I. 17