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     Regna, e nel soglio tuo regni la Fede.
Tacque, e presso al suo fin, raccolse e fisse
     Le luci avendo in la beata sede,
     Morìo quel Grande, e tal morìo qual visse.


IV1


Riguarda il Ciel con placid’occhio amico,
     O bella Europa, i tuoi felici Regni;
     Ecco del favor suo novelli pegni,
     E nuove gioie aggiunte al gaudio antico.
5Dell’anno già nel dolce tempo aprico
     Diè nel gran Parto di sue grazie i segni;
     Poi là sul Savo i temerari sdegni
     Ruppe dell’Asia, e ogni furor nemico.
Nè guari andò, che l’Ottomane antenne
     10Corfù respinse; indi nostr’armi ultrici
     L’altera Temisvar più non sostenne,
Se la Vittoria con sì lieti auspici
     Verrà d’intorno a Te, qual sin’or venne,
     Oh d’Europa immortal Regni felici!


traduz. di gherardo della gherardesca del preced. sonetto


Aspectu Superi, faelix Europa, secundo
     Continuant Regnis invigilare tuis
En nova concedunt pleni argumenta favoris,
     Auctaque laetitiis gaudia prisca novis.
Augusto in partu ver dum mitesceret arvis,
     Omina praesidii prima dedere sui.
Ad Savum hostiles hinc disjecere Phalanges,
     Atque omnis fracta estira, furorque Asiae.
Nec mora; barbaricas repulit Corcyra triremes,
     Mox cadit ultrici Temisvar icta manu.

  1. All’Europa nelle presenti vittorie dopo la nascita del Primogenito dell’augustissimo Imperator Carlo.