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     10Cento gran giare e cento, tombolando
     Di quà di là, senza trovar mai posa,
Sdraiato al fine, e di se tutto in bando,
     Ei s’addormì, coll’ampia abbominosa
     Bocca terribilmente rimugghiando.


XIII1


Se te di ferro armato e di bell’ira,
     Gran duce invitto, or soggiogar d’Orano2
     L’empia rocca, or d’Italia il Mare e ’l Piano
     Segnar di più trionfi altri rimira:
5E se quindi a tuoi scritti il guardo gira
     Pieni di guerrier foco in stil sovrano,
     E a quel ch’opri col senno e colla mano:
     Novo Cesare te chiama ed ammira.
Se non ch’ei di se scrisse, e per se vinse:
     10Altrui tu scrivi, e per altrui vincesti,
     Che per te novi scettri Iberia strinse.
Sol d’età, non di merto indietro resti:
     Ei per la via d’onor primo si spinse,
     Tu l’onor d’esser solo a lui togliesti.


XIV3


Novo Calvario in sul Calvario istesso,
     Fiero non men benchè men noto, Amore
     Apre nel corpo nò, ma in mezzo al core
     Di lei, che stassi al duro tronco appreso
5Ahi come per secreto alto riflesso
     Ivi tutto del figlio entra il dolore!
     Tal più vivo a ferir passa l’ardore
     Se terso vetro incontro al Sol vien messo.
È mio quel sangue, e quella Croce è mia,
     10Dice; e fia pur, ch’ei muoia, e lui seguire
     Non possa, e senza vita in vita io stia?

  1. Al Duca di Montemar general di Spagna ed autore del libro intitolato: Avisos militares.
  2. Orano fortezza d’Africa conquistata in questo secolo da’ Spagnuoli.
  3. Maria N. D. appiè della Croce.