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Alimentazione 7

alimentazione, paga ad usura colla florida salute, col lavoro energico e spontaneo, la biada che gli è somministrata. Ogni economia quindi sulla razione alimentare del cavallo è riprovevole e riesce dannosa.

13. Cavallo che non mangia, ha il mal di resta.

Resta, e per lo più Reste, dice il Fanfani, dai veterinari è chiamato una sorta di tumoretto che viene ai piedi dei cavalli. Però questo termine è poco usato in veterinaria ed io credo che sia piuttosto un idiotismo adoperato in qualche provincia, e che vorrebbe indicare il non muoversi, od il restar fermo del cavallo. Varrebbe quindi a significare che quando un cavallo non mangia, è ammalato e come tale è obbligato a restare inoperoso in scuderia.

14. Cavallo d’avena, cavallo di lena, ed i francesi:

Cheval d’avoine, cheval de peine.

L’avena è l’alimento che al cavallo maggiormente si conviene. L’esperienza ha ormai dimostrato ad evidenza che è un errore lo sperare d’infondere al cavallo brio, forza ed energia, sostituendo, per ragioni d’economia, all’avena altri alimenti meno costosi. Con questi si potrá ottenere uno stato di apparente floridezza, mai però quel fondo d’energia, di resistenza e di salute, che con un termine comprensivo diciamo lena, e che è necessaria nel cavallo, quando si vuole avere un animale dotato di poderosi muscoli, di robuste ossature, di solide articolazioni; un animale insomma che sopporti bene quegli esercizii e lavori che necessitano un grande dispendio di forze muscolari. Si è dibattuta non