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12 Naja Tripudians


— Quattro o cinque ore.... o sei, — disse il medico.

Un lungo gemito e un altro e un altro ancora, crescente fino a un urlo stridulo e straziante, giunse a loro traverso quella porta chiusa. Il marito trasalì, pallido, battendo i denti, e un sudore gelido gli perlò sulla fronte. Fece per tornare indietro.

— No, no! — esclamò il dottore, prendendolo per un braccio. — Non fareste che disturbarla. C’è la buona Jessie che le bada. Fuori, fuori....

E trasse l’amico, che barcollava come un ubriaco, giù per la breve scalinata di Rose Cottage e fuori nel giardinetto mesto e sfrondato, dove le margherite viola e le ultime rose ottobrine sbattute dal vento si dolevano d’essere venute al mondo in autunno invece che in primavera.

— Via, via! Andate a passeggiare, — ripetè il dottore. — Io vado a fare tre visite e poi torno qui. Guai a voi, se vi ci ritrovo!

E stringendo affettuosamente la mano dell’amico, il dottor Williams andò a slegare dallo steccato le redini del vecchio cavallo bianco che pascolava placidamente l’erba sull’orlo della strada campestre.

— Andrò a vedere la bambina, — sospirò