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336 | annie vivanti |
le tristezze e contro tutte le viltà. E se lo scudo non sarà sfregiato, mi pare che mi proteggerà meglio, e potrò, — qui la voce le mancò in un singulto, — potrò anche alzarlo a difesa dell’innocente capo di Anne-Marie.
— Sta bene, Miss Brown, — disse lui.
Poi si chinò in avanti e le prese fra le due grandi mani il piccolo viso malinconico. La guardò a lungo, ed ella vide i duri occhi arrossarsi subitamente, come soffusi di pianto. Ma ripresero poco a poco la loro chiarezza fredda senza distogliere l’azzurrino sguardo da lei.
— Brava Miss Brown, — disse, — brava piccola, coraggiosa, dolce Miss Brown.
E la baciò in fronte.
Quella sera partì, e se ne ritornò nelle sue miniere.
XX.
L’inverno seguente, allorchè Nancy era a Praga da quasi un anno, il Professore disse:
— Il mese prossimo Anne-Marie darà un concerto orchestrale.
— Oh! Herr Professor! — esclamò Nancy.
— Cosa c’è? — disse il Professore.
— Cosa c’è? — disse Anne-Marie.
— Ma non ha che nove anni.
— E allora? — chiese il Professore.
— E allora? — chiese Anne-Marie.
Chi potrà mai descrivere la febbrile agitazione dei giorni che seguirono?
L’agitazione di Bemolle per la scelta del programma! L’agitazione di Fräulein per la scelta del vestito! L’agi-